Tana per me!
Faccio fatica ad ‘abituarmi’. Mi esalto infretta, così come mi deprimo. Fatico ad innamorarmi così come a disinnamorarmi! Adoro tanto e tutto in un lampo, come d’un botto tutto diventa motivo di disdegno. Ho un equilibrio stabile quanto il meteo. Incostante e volubile. Trovo pace nei silenzi assoluti pur traendo soddisfazione dalle chiacchere logorroiche che portano a dialoghi nonsense! Sono strafornita di cd ma, in macchina ascolto solo la radio[mi gusto la sorpresa di un pezzo a me caro, che passa a spot ogni tot!] . Non prenoto. Eh se poi cambio idea??? [odio disdire!]. Mi sento cittadina del mondo..pur senza passaporto!! Mi scialo in tenda in campeggio pur desiderando la toilette dei 5 stelle! Il mio stile di vita è tranquillo e moderato [casa-famiglia-lavoro-amici], ma se potessi ri_nascerei, col senno di poi, adottando lo stile hobo[dico no anche allo zaino in spalla].
Ho la sensazione di trovarmi a ‘casa’ ogni qualvolta sono serena ed in buona compagnia. E’ fondamentalmente per questo motivo che se dovessi pensare ad un luogo che sento particolarmente mio, pensando agli spazi in cui vivo, non saprei dare risposta! Quando ho sonno o mi voglio rilassare, non sento la necessità di andare in camera![divano, tappeto o lo sdraio del terrazzo assolvono al dovere](chè se ci rifletto un secondo, trovo relax anche pulendo i sanitari del bagno!); Se mi viene fame ed il frigo è vuoto o non ho voglia di cucinare, il trancio di pizza della nuova panetteria o il kebabbaro sotto casa, soddisfano la mia gola! Non sono una ‘patita’ de l’interiors fashion[forse anche perchè è una di quelle attività per cui servirebbe un portafogli a fisarmonica :-(] e comunque considero la casa come il sito di passaggio fra un’attività e l’altra!
Ne deriva che le quattro mura che mi affanno a mantenere non mi ripagano in soddisfazione!
La pace dei sensi, la raggiungo quando vado da Lei, a casa sua.
Lì, ho il mio ‘cantiere sempre aperto’, il ‘giardino’ del quale prendermi cura e dal quale trarre ossigeno.
Il posto nel quale ridere a crepapelle o piangere a dirotto è un diritto acquisito[almeno in teoria, in questo luogo esprimere le proprie emozioni non fà passare per folli]. Quì, rabbia,dolore&giòia danno senso ai miei sbattimenti quotidiani; recupero la speranza; talvolta m’incazzo ma, trovo le risposte di cui ho bisogno! Quì io ci trovo la Vita!
Samuel mi chiede spesso di andare a trovare la nonna! Mi dice che vuole andare a ‘dare da beVe alle pante e mmuà a nonna’! Così, quando lo porto si mostra gioioso e vitale! Ogni volta, riempie di baci la foto sulla lapide, con l’annaffiatore bagna le piantine e poi inizia il tour: Passeggia e scorrazza fra le tombe osservando con attenzione le immagini e le composizioni floreali. Manda baci e accenna un ‘hAooo’ con la manina!! I miei richiami restano ignorati, la sua curiosità ha il sopravvento. A questo punto, vengo anche io coinvolta nel giro, e, sperando che non arrivino parenti o amici del defunto sulla cui lapide il mio pisolo s’è avvinghiato, improvviso un breve racconto per ciascuno!! Lui non sà ancora cosa sia la morte del corpo! Nè conosce il motivo per cui tante persone abitino questo ‘parco’. Per Samuel, il cimitero è la casa della nonna e di altri, che pian piano stiamo conoscendo! La sua spensieratezza, mi fà credere che anche per lui, come per me, questo sia un posto speciale. Lo sentiamo particolarmente Nostro. A Nostro modo!
8 commenti
Ernesto de Matteis
WOW! Danila!!!
Riuscire a far diventare in modo sorprendente un luogo di piacere un cimitero… Ammiro e rispetto il tuo modo di vedere questi luoghi della memoria, per cui non voglio nemmeno accennare a come li vedo io.
Perchè il tuo racconto è intenso, pieno di turbini controllati e pieni di energia.
Ed è un piacere leggerlo.
Com’è sorprendente far diventare un giardino fiorito un cimitero…
Pace e bene…
Danila
grazie Ernesto!
a questo punto però,hai suscitato la mia curiosità!!
come li vedi tu questi luoghi?
ce ne sono alcuni che sarebbero degni di un visita guidata,tanto son ricchi di monumenti e arte botanica!
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Liz
Mi sono ritrovata molto nella tua presentazione iniziale. Io però sto combattendo con i denti per sentirla un po’ più mia, la mia piccola mansardina 😉
Fioly
Bello quello che hai trasmesso a Samuel che visita volentieri la tomba della nonna. Certe cose importanti si imparano da piccoli, come se fosse un gioco. Così possiamo provare a regalare loro quella levità che è stato tanto difficile imparare. Ti abbraccio
Danila
Un forte abbraccio a te
ero Lucy
Ma che bello questo post.. Tocchi un tema tabu’ come la morte con la leggerezza e il disincanto di un bambino.
Danila
Leggerezza e disincanto. [Grazie!] Speravo proprio di trasmettere questa idea!! Credo che questi ingredienti, aiutino ad affrontare i tabù e magari ad avere meno paura!