Le cose di ogni giorno
raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare..
da quando sono mamma nella mia vita son cambiate tante cose, una su tutte la visione della vita stessa. l’impegno e la fatica dell’esser genitore sono ripagati quotidianamente. per farci caso, basta un minimo di attenzione. il bambino, quando nasce, è un contenitore semi vuoto. in lui, ci sono “solo” geni e caratteri. cinicamente, chiunque soddisfi i suoi bisogni imminenti và bene. solo con il passare del tempo(qualche settimana,neanche troppo) esprime sensazioni ed emozioni preferenziali nei confronti di chi gli stà intorno. tutti si è partiti da qui. genitori, familiari, amici, parenti ed istituzioni, hanno pian piano influenzato il pensiero e le azioni di ciascuno.
[l’adulto inquina e contamina l’animo del bambino]
Samuel ha ventinove mesi(extrauterini). da ventitrè frequenta nidi e comunità per bambini. da trentanove, è soggetto alle influenze esterne[a lui].
troppo spesso, durante questo periodo, ho chiaramente espresso il desiderio che nei suoi confronti ci si esprimesse evitando stereotipi o insinuando timori inutili [è buio, ma,non aver paura; non riesci-sei ancora piccolo; la bambola è da femmine-così come la borsa; bhè,se non vuoi venire in braccio a me-vado via o ancora non mi dai un bacio? allora mi porto via..]. mi è stato risposto di pensare ai fatti miei, di lasciare libero ognuno di rapportarsi con il bambino come meglio crede; essendo un maschio, è giusto che giochi con le cose da maschi.
sò bene che la mia richiesta può infastidire e risultare inopportuna o irriverente. ma credo fermamente al fatto che un figlio per una madre, sia fatto suo.
non voglio tenere sotto una campana di vetro Samuel. la mia intenzione è esattamente l’opposto. paure,timori e disagi ne avrà un’infinità di suo(per via del carattere e delle sue propensioni naturali).
è assurdo bruciare le tappe.
cercarsi le rogne!
è da subito che la formamentis attecchisce o no.
il mio scopo è quello di accompagnare il mio bambino nel suo percorso di crescita.
renderlo libero. mentalmente e fisicamente.
in grado di scegliere[consapevole del fatto che non sempre ci troveremo daccordo!].
rafforzare la sua autostima[non il suo ego]. scoprire i punti di forza e affrontare i punti deboli.
alimentare il suo coraggio e la sua prudenza[perchè sono già in lui.]
sono stata bambina. l’esperienza dovrà pur servire. o no? proibizionismo e anarchia sono due facce distinte di una medaglia pericolosa. le inclinazioni sessuali non possono essere pilotate. le predisposizioni naturali soffocate o represse provocano traumi. conoscenza e sapere portano alla crescita. diversamente si definisce egoismo o sopraffazione.
rosa è colore
rosa è fiore e
per fare tu-u-tto ci vuole un fio-o-re
[partecipo al blog thank di marzo]
3 commenti
Pingback:
Fioly
non potrei essere più d’accordo. lo sai, vero?;)
Danila
eccome se lo so! ma come fanno tutti?
Intendo dire,possibile che non si capisca che l’unico modo per salvaguardare la faccia e la propria prospettiva è,provare a rendere libere e forti le generazioni future? mmmh temo la risposta