Ho rinnovato la patente, ma ..
Ho rinnovato la patente.
Per soli cinque euro, ho potuto farmi fotografare da una gigantesca polaroid parlante: “chiudere bene la tenda e sedersi comodi (non come l’ultima volta che, quando lo scatto è partito, stavi arrotolando lo sgabello .. e sulla carta d’identità sembri nel pieno di una visione mistica!)”. Questa volta, avendomi riconosciuta, mi ha concesso di scegliere fra tre scatti (niente visioni mistiche, è il decennio dello stile *wanted* questo!) e ne ha stampate sei copie pur consapevole, lei, del fatto che me ne sarebbe bastata una sola.
Che poi, se mettessimo sui documenti la foto del profilo Facebook, saremmo tutti più facilmente riconducibili.
Per la modica cifra di novanta euro, ho avuto il privilegio di leggere due maxi lettere luminose con l’occhio sinistro e altre due con quello destro – garantendomi di non aver perso l’alfabetizzazione; un foglio provvisorio per circolare regolarmente (sempre sia lodato!); il sorriso radioso della segretaria, quello un meno radioso del titolare dell’autoscuola e, cosa non da poco, un bonus di dieci mesi rispetto alla prossima scadenza naturale.
Dopo un paio di giorni, come da previsione della segretaria radiosa, il postino non trovando nessuno a casa ha infilato in buca l’invito a contattare un numero verde di poste italiane, per concordare la consegna dell’assicurata: sei euro e ottantasei centesimi, è inciso in neretto sull’avviso – come se tutto dipendesse da quello.
Al telefono la voce elettronica mi informa del fatto che la chiamata è gratuita, ma che siccome chiamo da un apparecchio mobile devo comporre un numero diverso.
Compongo l’altro numero, e la stessa voce di prima, mi comunica che i costi della chiamata, stavolta, dipendono dal gestore telefonico, mi elenca le iniziative di poste italiane relative al mese di ottobre (senza precisarne l’anno) e inizia con le alternative possibili: “digita uno per info su ritiro pacchi e corrispondenza, due se..” mi affretto e digito uno. La stessa vocina ricomincia a sparare alternative a raffica: uno per la consegna della patente, due per .. non mi consento di ascoltare altro, ridigito uno.
A questo punto parte un sottofondo musicale – archi e cornamuse – la voce elettronica rallenta il ritmo e si fa dolce: mi annuncia che le consegne avverranno a giorni alterni dal lunedì al venerdì (e non specifica quali), e che a breve sarò messa in contatto con un operatore.
Gli archi zittiscono, e una cornamusa – con accento romanesco – intona: “come posso esserle utile?”.
Dico:”buonasera, chiamo per prenotare il ritiro della corrispondenza numero..”
“Aspetti” mi dice “è per la patente?”
“Si” rispondo.
“é un rinnovo?”
“Si.”
“mi fornisce il codice della corrispondenza?”
“490 75..”
“Come?”
“490 756 8..”
“il suo nome?”
“Danila”
“indirizzo?”
“via dei cavolfiori bolliti 3/m”
“numero di telefono”
“(😡) 399 000 0399”
“bene, quando vuole che le venga consegnata?”
“possiamo fare lunedì, intorno alle nove, nove e mezza?”
“Le consegne, per la settimana prossima, sono previste martedì o giovedì.”
“oh.. va bene. Facciamo martedì allora”
“okkei.”
“fra le nove e le dieci ..”
“no guardi, non ci è possibile fissare un orario. La consegna avverrà fra le otto e mezza e le quattordici”
“come?”
“martedì prossimo, fra le otto e mezza e le quattordici passerà il postino per la consegna.”
“ho sentito. Scusi eh, ma non stiamo concordando un appuntamento che mi sia comodo?”
“si, ma non possiamo stabilire un’ora precisa per la consegna. Lei capisce vero?”
“no, cioè si, ma .. Mica posso chiedere a chi mi farà la cortesia di ritirare la busta, di stare in casa tutta la mattina.. lei capisce, vero?”
“mi spiace, ma la prassi è questa. Inoltre, sappia che l’assicurata può essere consegnata soltanto a lei. E non dimentichi di preparare sei euro e ottantasei centesimi, sa, non è detto che il postino abbia da darle il resto”
“vabbè, lasciamo stare.. passo direttamente io sabato prossimo in posta”
“No. Non è possibile, devono trascorrere dieci giorni da oggi, affinché il postino faccia altri due tentativi, non la trovi, lasci in buca i due avvisi per concordare la consegna, e solo a questo punto potrà ritirare lei la corrispondenza nell’ufficio postale che le sarà indicato.”
“non ho capito: potrei dover andare a ritirare la patente in culo a giove, ma lo saprò soltanto fra una decina di giorni? Ascolti, facciamo che utilizzo il santissimo foglio provvisorio, e vado avanti con quello.. avrà mica una scadenza no?”
“non saprei. Comunque non si alteri, le lascio il numero per la prenotazione di martedì, magari il postino non trovandola, deciderà di lasciarla a chi gli risponderà al citofono .. mi raccomando solo ai sei euro e ottantasei centesimi.”