Pensieri

Diversamente Anatroccolo

 C’era una volta mamma anatra[..]ed una ricca nidiata di anatroccoli.

Uno di questi non rispecchia le aspettative della genitrice: è marrone, grosso e goffo. Inizialmente la madre sembra accettarlo, ma col tempo appare evidente il fatto che questo sia fuori luogo! Dopo aver subìto ogni genere di discriminazione, l’anatroccolocesso 🙂

decide di andarsene e abbandonare lafamiglia. Vaga senza meta e senza trovare qualcuno che lo rispetti per quello che è. Passa l’inverno. Solo e triste rischia di morire congelato. Miracolosamente arriva la primavera e il diversamenteanatroccolo giunge presso uno stagno, dove nota un gruppo di splendidi cigni. Attirato dalla bellezza delle creature si avvicina pur restando in disparte. Queste, però, gli danno il benvenuto e lo invitano ad unirsi a loro. Le emozioni lo sopraffanno[meraviglia-stupore-ansia-gioia] e guardando la propria immagine riflessa sull’acqua, vede con grande sorpresa di essere lui stesso uno splendido cigno [fosse rimasto il cesso di prima col cavolo se lo sarebbero filato..dico io].

Samuel, amore mio, se puoi, cerca di non fermarti all’apparenza. Non è detto che quel che sembra è [nel bene e nel male]. Dovesse però capitare ed accorgendoti di aver sbagliato, domanda almeno scusa.

La seguente è una versione Disney del 1939 che  ha meritatamente vinto l’oscar: 

 

[l’ultima scena io la interpreto con un “F O T T I T I”.]

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