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Breve cenno sul natale di Samuel

 Sono mamma di un bimbo di 20 mesi.

Ho avuto la fortuna di avere una gravidanza serena. Ho lavorato sino a che i tempi di legge lo’hanno consentito e sono arrivata al giorno dell’incontro, con la grinta e la gioia necessaria per poterLo accogliere a questo mondo. La SUA NASCITA è stata ben altro! I più esperti, dicono che nel periodo di travaglio ed espulsione, la donna entri in uno stato di trance per cui dopo dimenticherà. Nel mio caso, questo status non si è presentato! Trascorsi i tempi necessari per quasi ultimare le gare dell’ eptathlon (attimi scanditi dall’orologio di diametro 60 cm. appeso alla parete) anche le contrazioni hanno deciso di abbandonarci. Samuel, che per tutta la gravidanza ha mantenuto la “giusta posizione”, in quel preciso momento decide di scanalarsi, mettersi più comodo e fare un pisolino!  Ero certa a quel punto, di dover gareggiare per “il lancio del peso”! Fra l’altro, il periodo particolarmente polemico: “cesareo sì-cesareo nò”, non ci fù di grande aiuto. All’ ennesima mia poco gentil richiesta di tirarLo fuori (tipo: “sono pronta per il tiro del giavellotto!!), gli addetti ai lavori del reparto, han percorso gli 800 metri piani e raggiunto l’arrivo, ottenendo il massimo del punteggio: SAMUEL sano e riposato e io viva!!

A distanza di tempo, ripensando a questa grande e fortunòsa esperienza, sono sempre più convinta del fatto che nei nove mesi di gestazione, qualcuno dovrebbe preparare seriamente la donna!

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