L’Ormai NoN Esiste
“I tuoi dipinti sono crudi. Aspri e a tratti tetri.”
Esiste una bellezza oggettiva.
Esistono felicità oggettive, benessere oggettivo; esiste una altrettanta oggettiva idea di equilibrio, certo!
L’essere umano, però, è tutt’altro che comune – uguale a se stesso. E’ composto da materia organica e da chimica. Non è matematico né logico.
Allegria spensieratezza ansia frustrazione, resistenza, fanno del genere umano ciò che di meno oggettivo possa abitare il globo. Ciascuno è cinico a modo proprio, si entusiasma per le ragioni più disparate; elabora archivia metabolizza ad personam.
La vita è cruda: è una fassona che bruca dorme e caga.
La sua peculiare mutazione genetica è stata considerata patologica sino al momento in cui, un qualche allevatore genio, ha guardato l’ipertrofia muscolare della bestia come un valore aggiunto e non un handicap.
Il coraggio ha scavallato la diffidenza, la fassona è diventata una razza di bovino speciale, ad alta resa e di prima categoria.
[Non me ne vogliano veg & veg – degustibus; E se possibile guardate oltre.]
Nelle mie tele – aspre – c’è la fassona, che con estrema dignità bruca dorme e caga.
Talvolta si dispera, e medita di scalciare scornare e incrociare le mammelle; spesso fissa lo sguardo gli allevatori e muggisce fottiti colossali.
Qualcuno nei miei dipinti ci ha letto anche questo. Ed io ne sono soggettivamente grata.
l’Ormai NoN Esiste. Per davvero.
E questo non è che l’inizio.