2016: Lottavano per la par condicio, ottennero valanghe di perculate.
Sono giorni che ci penso. Non che non ci dorma la notte eh, ma la cosa mi torna in mente spesso: un po’ mi fa ridere, un po’ no. *
I media propongono immagini e informazioni – globali – di un sistema sociale e culturale a brandelli. Le tensioni si vivono sul pianerottolo di casa come nelle sale caffè, nelle piazze, stazioni ferroviarie e palazzetti. Ovunque. La necessità – di massa, sarebbe quella di riuscire a stabilire equilibri e sincronie basiche: un lavoro che renda autosufficiente e conferisca decoro; la possibilità di curarsi pur non avendo cospicui risparmi da parte; il diritto di uscire a divertirsi e tornare a casa per raccontarlo; sentirsi e vedersi belli a prescindere dalla stazza, dall’orientamento sessuale o religioso; esprimere il proprio pensiero senza doversi riparare; amare, essere amati.
Nel marasma attuale mi piacerebbe vedere programmi politico-sociali-culturali che mirino all’interesse globale, alla tutela dei diritti comuni, al rispetto alla tolleranza alla civiltà. Alla educazione e formazione.
Qualche sera fa, in tv, è passata la reclame di un noto assorbente interno. Raramente sono attenta, ma questa, questa volta, ha attirato la mia curiosità: un tutorial – testosteronico – su montaggio e assemblaggio. Certo, lo scopo è dimostrarne la semplicità e praticità: a prova di uomo, insomma! Il ché, a mio perverso avviso, sottintende una marea di messaggi.
Mi domando se sia questo il sistema migliore per sdoganare certe forma mentis: Mors tua vita mea. E’ una logica che non condivido. Svilire da una parte per conferire pregio dall’altra. Lo trovo scorretto e diseducativo, oltre che avvilente. E non mi riferisco solo alla pubblicità degli assorbenti, è un sistema globale, che trova sfogo fra amici, conoscenti e familiari, lo si avverte durante le conversazioni a tu per tu come nei post sui social. E’ l’attuale lifestyle. Altro che Kubrick, e la sua Odissea.
* … e, quando il pensiero diventa immagine:
Lui rientra, la guarda a lungo negli occhi e le stampa un bacio; si salutano teneramente e si chiudono in un abbraccio:
– posso fare qualcosa amore?, ti vedo stanca… preparo un paio di Sprizt. Ti va?
– è vero, quest’ afa mi butta giù. Uno Sprizt è perfetto, grazie. Mi prepari anche un tampax?
Foto: pin